Da grande appassionata di librerie quale sono ho sempre avuto, fin da bambina, il sogno di allestirne le vetrine, cercando i più impensabili collegamenti tra libri, vita degli autori e copertine.
Da qui nasce la mia ricerca per Le mie Strade di Cuneo di nuovi posti dove procacciarsi storie e racconti con cui poter viaggiare anche da seduti.
Questo progetto mi insegna, praticamente ogni giorno, quante casualità possano portare alla realizzazione di un evento e all’incontro di alcune persone.
E’ proprio grazie all’invito al “Festival Imaginé” a Vernante che conosciamo Massimo e il suo Banco Libreria. Era lì, nell’angolo del mercatino organizzato da Made in Cuneo, tra le bancarelle sulle quali gli artigiani esponevano le loro creazioni handmade, e noi siamo stati subito attratti dai titoli che proponeva nel suo banchetto, uno fra tutti quello di Elisa Talentino , autrice del workshop organizzato in quel festival.
Per raccontare una realtà come quella di Banco Libreria, non mi sono stati dati abbastanza caratteri (ci sarebbero ma poi non mi leggereste più, già lo so), quello che possiamo consigliarvi è di farvi consigliare.
Passate da Mondovì Breo, arrivate in Piazza Santa Maria Maggiore (anche detta Piazza dei Formaggi) e fermatevi a fare due chiacchere con Massimo. Sicuramente, dopo due o tre parole, vi sarete persi in un baule senza tempo condito da
fotografie della nonna, dischi in vinile, libri nuovi, racconti per bambini e tante storie interessanti.
Le storie sono quelle che, dentro Banco Liberia, non mancheranno mai.
Banco Libreria apre le porte nel 2020 ma la sua storia in realtà viene da lontano,
da quando Massimo, per delle scelte un po’ casuali, finisce a intraprendere un percorso scolastico non nelle sue corde e, nel tempo libero, fantastica di poter fare presto dell’altro.
Finito (a fatica) quegli studi si lascia trasportare nel mondo della letteratura con una laurea in Lettere Moderne.
L’idea che le parole siano importanti ha sempre vissuto con lui ma pian piano, grazie al fluire del tempo, si è fatta sempre più forte.
Complice la sua predisposizione alla chiacchera, soprattutto sui libri, finisce a lavorare per il Salone del Libro di Torino in varie edizioni per varie case editrici.
Lì conosce varie personalità, tra tutte, ci cita il suo incontro con Inge Feltrinelli, che dopo averlo visto lavorare con passione e dedizione ha subito detto la sua e preannunciato, senza saperlo, il futuro di Massimo:
“Ma tu che ci fai qui? Devi aprire una tua libreria!”
Da lì un susseguirsi di altre vicissitudini portano alla nascita di Banco Libreria
Tra queste, una delle più importanti, è la creazione di una fitta rete di editori indipendenti di cui i volumi, spesso, nelle catene librarie, corrono il rischio di finire per essere relegati solo a lettori di nicchia.
Nell’idea che ha Massimo della sua libreria ideale, invece, queste pagine prendono un ruolo fondamentale, pari, se non superiore, a quello che le grandi pile di best seller possono avere in una libreria tradizionale.
Storie: le tue, le sue, le loro e quelle non ancora scritte.
“L’idea che ho sviluppato -ci racconta Massimo- era quella di un posto dove fossi io a selezionare chi esporre, quali editori scegliere e a quali titoli dare maggiore spazio. Mi piaceva già nella mia vita precedente (così chiama la sua esperienza lavorativa antecedente, sempre da libraio, ma in misura diversa) andare a conoscerli di persona, visitare i grandi distributori e toccare con mano i fascicoli che poi avrei portato con me e posizionato tra le fila degli scaffali della mia libreria.
Quando pensavo ad un posto tutto mio volevo un luogo che avesse un fascino particolare e una storia da raccontare“.
Possiamo confermare che è andata proprio così, Banco Libreria sorge dove prima vi era una lattoniera, lavoro ormai dimenticato. Appena si entra si viene colpiti dal calore del suo pavimento, in ciliegio scuro, risalente circa al ‘700, dagli arredi di un tempo, e dalla musica che arriva dal giradischi posto nella saletta al fondo.
Soffitti alti, stanze piccole ma delle dimensioni giuste per diventare nicchie da lettura.
Una poltrona, delle luci da scrivania appese al muro, un filo da pesca pronto ad ospitare delle stampe. Così appare oggi Banco Libreria agli occhi dei visitatori che abbiano voglia di prendersi il tempo di esplorare questo piccolo baule vintage che Massimo ha creato nel cuore di Mondovì Breo.
Massimo ci racconta che spesso, chi vede la sua libreria la prima volta, la descrive come
“Una di quelle bottega senza tempo di Parigi” o “Una meraviglia”
Gli arredi che compongono il suo covo di storie provengono dalla vita di diverse persone e tra questi troviamo: uno scaffale appartenente ad una drogheria di Pinerolo, un lampadario tenuto per tanti anni in una cantina che finalmente ha rivisto la luce (in tutti i sensi), un divisorio trovato nel Centro Antichità Fossano precedentemente utilizzato in una vecchia biblioteca e il tavolo centrale, pezzo portante della sua realtà che arriva da un commerciante di dischi di Saluzzo.
Un particolare che ci colpisce è la storia di uno degli scaffali provenienti direttamente dalla Libreria Paravia di Torino.
Quando la famiglia che gestiva quella libreria, prima posta in Via Garibaldi e poi in Piazza Arbarello a Torino vide concretizzarsi l’ipotesi della chiusura, si apprestò a chiamare Massimo per permettere di allungare la vita ad uno dei loro pezzi di arredamento. L’idea, dietro questo dono, era che Paravia rimanesse in vita nel progetto che Massimo aveva messo in piedi nel cuore del monregalese.
Processi che sarebbero arrivati ma accellerati dal momento
Banco Libreria però non è solo la sua caratteristica sede ma, complice l’anno passato che ha velocizzato alcuni processi, è anche book-delivery.
Esattamente come quando ordinate la vostra cena preferita per coccolarvi dopo una dura giornata, durante il 2020, alcune librerie hanno ripensato il concept cucendoselo addosso “trasportando storie“.
Massimo ci racconta anche di essersi trovato molto bene con Book Dealer
una soluzione interessante per chi, anche “da lontano”, vuole comprare un libro sostenendo il suo progetto.
Pur avendo trovato un intermediario di fiducia, è proprio lui che spesso si occupa direttamente delle spedizioni: un po’ per amore del prodotto, un po’ per la passione che ha nel voler conoscere in prima persona i lettori dei libri che vende.
Negli ultimi anni di libri regalati per fare compagnia ce ne sono stati tantissimi ma una delle storie, che più ci colpisce rispetto al book delivery, vogliamo raccontarvela:
Si parla di un papà ormai 80enne residente in una casa di riposo che, durante il lockdown, vide sfumare davanti a sé la possibilità di passare con la famiglia il giorno del suo compleanno. Ma, complice Massimo, il regalo del figlio residente fuori regione, un libro con dedica profonda e indimenticabile, non tardò ad arrivare.
Non fatichiamo ad immaginare Massimo nella sua libreria, a porte purtroppo chiuse, chino sugli ordini con penna alla mano per scrivere le dediche che, visto il momento, si fecero più sincere, malinconiche e sentite.
Il purtroppo a porte chiuse è subito spiegato: arrivando davanti a Banco Liberia, verrete colpiti da uno dei biglietti posizionati sulle porte (perennemente aperte con qualunque clima) “Siamo molto aperti”.
Banco Libreria non si ferma qui
Il sogno, neanche troppo lontano dalla prossima realtà, è quello di aprire un banco libreria ai mercati rionali. L’idea che sta dietro questo sogno è quella del volersi approcciare alla cultura, alla lettura e ai libri come ci si approccia ai beni di prima necessità dimenticando, finalmente, quell’intrinseco pensiero per cui leggere sembrerebbe appannaggio di pochi, di una élite che se lo può permettere.
Sia per una questione di tempo, sia per una questione di studi che per un’affinità verso la lettura.
Leggere deve essere alla portata di tutti.
Ti immagini – dice Massimo – girare per il mercato e subito dopo il banco del panettiere che usa grani antichi e farine particolari, per i suoi prodotti artigianali, trovare qualcuno che sta recitando “Dostoevskij“?
Dopo aver appreso questo suo desiderio si può comprendere meglio anche la sua passione nel collaborare con le biblioteche della zona, convincendole, con non poco sforzo di persuasione, ad ospitare sui loro scaffali libri di autori, purtroppo, poco conosciuti o editori indipendenti.
Anche su questo Massimo ha da raccontare alcuni avvenimenti che ci fanno capire
bene quanto il suo desiderio di “indipendenza” sia forte e radicato.
Come quando convinse, alcune biblioteche del monregalese, ad ospitare alcuni libri di un editore indipendente veramente poco conosciuto ma che si rivelarono, ben presto, tra i più richiesti in prestito.
In conclusione (frase pessima per concludere un articolo) possiamo dire che Massimo ci ha trasmesso il pizzico di speranza giusto per convincerci a continuare a credere nei nostri sogni. L’idea che la casualità non esista ma sia la vita la stessa ad essere una catena di eventi che, susseguendosi l’uno dopo l’altro, portano ad essere appagati con il sorriso, sommesso e timido del signore che viene a leggere il giornale sugli scalini di Banco Libreria.
Dove trovalo?
Piazza S. Maria Maggiore 7,
12084
Mondovì
Come contattarlo?
e-mail info@bancolibreria.it
tel. 3470029674
Pagina Facebook Banco Libreria
Pagina Instagram Banco Libreria
ULTIME DAL BLOG
Beerelax, il concept che (a Cuneo) ancora non c’era!
Sei anni nella mente, un anno per prendere vita. Una delle cose che ha più colpito Sharon e Natascia nell’entrare a contatto con Beerlax è…
Continua a leggereTEDxCuneo – Extraordinario, oltre l’immaginario
Con grande onore siamo lieti di annunciarvi che quest’anno parteciperemo come media-partner all’evento organizzato da TEDxCuneo:”Extraordinario, oltre l’immaginario” Il tema dell’evento verterà sull’esplorazione del potenziale…
Continua a leggere