I primi 4 racconti della rubrica Il cuore della Montagna sono stati affidati a Loris Molineri, in arte Just Mountains, cuneese appassionato di montagna e fotografia che perfettamente coniuga i suoi interessi e ne fa racconti dal cuore.
Ma quali sono le pagine di diario che sono state affidate a Le Mie Strade di Cuneo?
Monviso: una montagna con la M maiuscola
“Un ultimo, liberatorio, respiro profondo: i polmoni si riempiono, la testa si svuota. Non vorrei essere da nessun’altra parte, se non qui e ora. Guardo l’altimetro. Sono felice. “
La storia di una salita in solitaria di una delle montagne, o meglio LA montagna, di tutti i cuneesi. Il racconto di un sabato di ottobre, di un’alba frizzante e delle emozioni che provoca il “Re di pietra”.



Argentera Skitour
“Ma la verità è che quando vieni rapito da certi ambienti vorresti non arrivare mai, vorresti che il Sole tardasse ancora un’ora prima di cedere il passo alla notte, per sbucare su un’ultima cima, sull’ennesimo colle, soltanto più uno, prima di dover concludere quel viaggio durato in fondo solo poche ore, ma così denso di emozioni.”
La montagna più alta delle Alpi Marittime affrontata in veste invernale. Un tour scialpinistico ad anello, vista mare, affrontato da quattro amici ammalati dal candore delle montagne della Valle Gesso.



Un castello d’inverno
“Perché la passione, come l’amore, è qualcosa di difficile da spiegare: ti brucia dentro, ti rimette in sesto dopo una brutta caduta, ti scuote dalle fondamenta dei tuoi vizi e delle tue abitudini, ti dà la forza proprio quando ormai credevi di averla finita da un pezzo. E’ bella, è potente, e si alimenta con poco. Si alimenta con i sogni.”
E sono proprio i sogni ad aver mosso l’interesse nei confronti di questa gita, la salita dal sapore alpinistico di Rocca Castello, un ambiente a dir poco surreale che descriverlo sembra quasi impossibile.



All’ombra delle Aste
“In fondo siamo granelli di sabbia in balia del vento: per quanto ci sforziamo di rimanere attaccati alla roccia, ai nostri affetti, alle nostre convinzioni, basta una folata di vento improvvisa e veniamo strappati via.”
Una profonda riflessione sulla vita, su quanto sia volubile e preziosa, fatta durante la salita al canale della Forcella delle Aste. Nessuna cima, ma il racconto di un arricchimento. Perchè cos’è la scoperta se non questo? Una continua messa alla prova.



Ci teniamo a ringraziare Loris Molineri per questa preziosa collaborazione che ha segnato il primo ciclo di una rubrica che non vuole solo parlare di montagna, ma entrare in contatto con i sentimenti dei lettori.
Vi lasciamo in seguito tutti i dettagli dei suoi profili per continuare a seguirlo, nell’attesa di ritrovarlo tra le parole e le immagini de Le Mie Strade di Cuneo.
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