La Pagoda si trova a Caraglio, Caraj per i piemontesi, comune con origini nel lontanissimo 984.

E’ un localino molto frequentato dai lavoratori delle aziende circostanti, ma ideale anche per un pranzetto intimo.
I locali sono stati rinnovati da poco, ed entrando non potrete fare a meno di notare la cura dei dettagli, la cordialità del personale e la pulizia davvero impeccabile.

I ristoratori e camerieri sono gentili, presenti e veloci sia nelle proposte che nello sparecchio e apparecchio (ovviamente a pranzo più che a cena, per poter soddisfare tutti). Il menù è l’ideale per tutti i palati, vegetariani (non ho notato se ci fossero opzioni vegane, ma lo staff è molto gentile quindi credo che qualunque richiesta verrà soddisfatta), mangiatori di carne e pesce.
Vi consiglio di provare il vitel tonnato, morbido e con una salsa deliziosa, l’hamburger o la tagliata di ottima carne piemontese. Molto buoni anche i primi, che variano a seconda della stagionalità e le proposte del giorno che ampliano ancora di più la proposta della cucina.
Inoltre non manca mai un’ottima scelta di dolci al carrello, non so voi, ma io adoro poter vedere i dolci prima di sceglierli! Mi faccio attirare molto più facilmente!
Insomma, sarà quasi impossibile rinunciare a chiudere in bellezza il pranzo!
Qualche notizia su Caraglio è d’obbligo: come anticipavo il nome della città appare già nel 984 d.C. con qualche rimando all’esistenza di una villa medioevale (anche se è probabile che la zona fosse abitata fin dall’antichità).
Dopo essere stata a lungo nelle mani dei marchesi di Saluzzo, nel 1198 vi fu una pesantissima rivolta che vide il castello prendere fuoco insieme ad alcuni paesini lì vicino.
I caraglieresi si rifugiarono poi nella zona che ora ospita Cuneo. Ricordiamo poi che per un periodo Caraglio fu francese.
Importante anche nell’ambito della filatura, vede nascere un filatoio che diede lavoro a molte persone nella zona. Una delle prossime gite vorrei proprio che fosse nel Filatoio Rosso di Caraglio, sorto nella seconda metà del 1600.
Ed infine il periodo partigiano, importante il passaggio di due personaggi importanti come Duccio Galimberti e Nuto Revelli. Vari episodi e combattimenti tra partigiani e brigate nere si susseguirono tra la Valgrana, Bernezzo, Monterosso Grana e Vallera (quest’ultima è attualmente una frazione di Caraglio).