L’estate è arrivata e con lei la voglia di avventure all’aria aperta. In questo articolo vi suggeriamo 4 escursioni perfette per le vostre domeniche in provincia. Sono itinerari che richiedono un po’ di energia, ma che sapranno regalarvi paesaggi naturali davvero mozzafiato.
Camminata a Rocca del Nigro
Dopo aver superato il borgo di Chianale, ultimo centro abitato della Val Varaita, inizia l’escursione lungo un sentiero che si addentra in un bosco di larici.
Continuando a salire oltrepassiamo una baita perfettamente incastonata nel paesaggio e da qui il terreno cambia, si fa più roccioso. Il primo lago che incontriamo è il Lago Bleu, uno specchio limpido, che riflette cielo e montagne come se volesse moltiplicare la bellezza. Lo costeggiamo tenendo la destra, direzione Colle del Longet. Osserviamo il Lago Longet, nascosto tra pieghe di roccia, mentre saliamo verso il Bivacco Enrico Olivero, un moderno rifugio che domina dall’alto. Passiamo la notte al bivacco e l’indomani ci rimettiamo in marcia molto presto. Il cammino prosegue in direzione del Colle Blanchet, passando per il lago della Niera le cui acque scarseggiano, e arrivando con un ultimo tratto più impegnativo al lago del Nigro.
Infine eccola, Roc della Niera: maestosa, fiera, 3177 metri di roccia che dominano il paesaggio con una presenza silenziosa ma innegabile. Guardando verso valle, la Rocca del Nigro mostra un profilo inedito, scolpito dalla luce obliqua di un nuovo mattino.
Non si può desiderare modo migliore per cominciare la giornata!




Camminata al Pan di Zucchero
L’escursione inizia sul versante francese del Colle dell’Agnello, su un sentiero erboso e regolare.
Proseguendo, poco più avanti si staglia dinnanzi a noi la maestosa Cret de la Taillante, con la sua linea inconfondibile, austera ed affascinante. Giunti al Col Vieux la pendenza si fa subito più marcata: il dislivello incalza e il sentiero diventa un pendio detritico. Si raggiunge quindi la vetta del Pan di Zucchero (3.208m) che ripaga la fatica: il panorama è tale da lasciare senza parole. Intorno a noi, con un mare di nuvole che sembrano danzare allargandosi e quindi diradandosi, si ergono le punte della Rocca Rossa, del Pic d’Asti e la frastagliata cresta della Taillante con ai piedi il Lac Foréant. Anche il Re di Pietra si fa ammirare bene da quassù. Ad un certo punto mi fa visita anche lo spettro di Brocken, che appare e scompare tra le nebbie del controluce, come un piccolo incanto montano che solo chi conosce bene la montagna può davvero cogliere e apprezzare.
Ci godiamo il tramonto in vetta, tra riflessi dorati e l’aria sottile della sera.




Monte Mongioia e Monte Salza
Un’escursione tra panorami spettacolari e natura selvaggia che regala l’emozione di salire due cime oltre i 3000 metri.
Il Monte Mongioia (3340 m) e il Monte Salza (3326 m) sono affacciati sul confine con la selvaggia Valle dell’Ubaye, in territorio francese. Dalla vetta lo sguardo spazia senza ostacoli: dal massiccio del Pelvoux fino al maestoso Monte Bianco, con scorci che ripagano ogni passo. Il percorso inizia dalla frazione Sant’Anna di Bellino, in alta Val Varaita, e risale il suggestivo Vallone di Rui, che conduce al Passo Mongioia. Da qui si raggiunge quota 3089 m, dove si trovano il Bivacco Boero e il Lago Mongioia, il lago più alto delle Alpi Cozie. Già da qui i panorami sono mozzafiato, ma la vera avventura inizia salendo verso la vetta. L’ascesa al Monte Mongioia offre due alternative: un percorso escursionistico (E) ed uno per escursionisti esperti (EE). Entrambi portano in vetta, dove il panorama si apre a 360 gradi sulle Alpi occidentali. Dopo essere ridiscesi al Bivacco Boero, si prosegue verso est (destra) per salire al Monte Salza, affrontando un ripido pendio detritico. Il terreno è faticoso ma privo di reali difficoltà tecniche: basta seguire le numerose tracce visibili anche da lontano.
Dopo l’ultimo sforzo, si arriva alla croce di vetta, dove ci si può godere un’altra incredibile visuale sulle Alpi.




Pic de Caramantran
Un’escursione semplice ma spettacolare con partenza dal Colle dell’Agnello (2748 m), uno dei valichi stradali più alti d’Europa, consente, tra panorami mozzafiato e luci dorare, di raggiungere un altro “3000” della valle Varaita.
Dalla cima del Colle, versante francese, parte il sentiero che conduce al Colle di Chamoussière, dal quale poi si risale dolcemente l’ampia cresta nord della montagna. Situato tra il vallone di Saint-Véran (Italia) e quello di Aigue Blanche, nel cuore del Parco del Queyras, questo itinerario regala viste impagabili sulle Alpi francesi e sulla valle Varaita.
L’escursione è consigliata al tramonto: le luci calde e dorate del tardo pomeriggio accendono le vette circostanti, regalando un’atmosfera unica ed indimenticabile.




Qualunque sia la meta che sceglierete, ricordatevi di camminare con occhi curiosi e cuore aperto: la montagna non regala solo panorami, ma emozioni che restano dentro a lungo. Ricordatevi poi di taggarci nei vostri scatti sul nostro profilo IG.