Cos’è Artico lo sapete già giusto? Allora facciamo che Debora e Natascia partono a bomba a raccontarvi le novità di quest’anno, soprattutto quelle testate in prima persona.
La differenza principale con gli anni passati è il luogo. Finalmente si ritorna alla Zizzola, come nel 2018 e 2019. E’ il posto dove il festival è nato e dove punta a rimanere. “La Zizzola è IL posto, la dimensione giusta per l’evento. Di conseguenza servivano giusti nomi che potessero riempire l’atmosfera.” ci dice Andrea direttore artistico del festival, che aggiunge “Ci sono due luoghi in Bra per le serate del festival: la Zizzola per la musica e i Giardini della Rocca per la stand up comedy. L’idea è che l’evento sia un tentacolo di Bra.”
La risposta dei cantanti e dei comici è da sempre molto buona come in tutte le edizioni di Artico. L’intero festival ha delle esclusive regionali: Rares, Venerus, Drast (Psicologi), Assurdité, Daniele Tinti, Yoko Yamada. Leggere Bra nelle locandine dei loro tour estivi è davvero emozionante.
“Alle arti” e il 2011.
L’associazione, nata a Bra, vede il suo primo evento nascere nel 2011: si chiamava “Alle Arti”.
L’obiettivo del festival è da sempre quello di portare progetti validi in provincia.
Il festival si rivolge a un pubblico di affezionati che va ad Artico per Artico oltre che per l’artista ed è proprio questo lo scatto che gli organizzatori cercavano: fare in modo che le persone partecipino anche per scoprire cose che ancora non si conoscono. Artico è organizzato da un’associazione culturale, e oltre alla funzione di scoperta di artisti piccoli ed emergenti, si dà anche valore all’esplorazione della città di Bra, tramite un turismo fresco, giovane e soprattutto nuovo.
Artico ha una marcia in più rispetto ad altri festival a cui tutti abbiamo partecipato. “E’ una sensazione diversa” così dice Andrea, direttore del festival.
La centralità del corpo e dello stare insieme, a contatto, finalmente!
Il focus del festival di quest’anno è il tema del corpo, dei 5 sensi. Anche a livello di comunicazione, il team di Artico ha inserito mani, piedi, occhi ed orecchie nelle locandine per richiamare l’attenzione sul tema. L’edizione di quest’anno è stato un festival in cui poter stare vicini, un festival che si vive con il corpo dove la centralità è stata la persona e lo stare insieme.
Quest’anno Artico ha organizzato un crowdfunding per sostenere l’evento. Oltre al fattore economico, la call to action “Realizzazione” ha permesso al pubblico di sentirsi parte attiva del festival, ad esempio comprando dei pacchetti esperienza con cena e pernottamento presso partner che collaborano da anni con Artico.
Il messaggio di Andrea, che facciamo anche un po’ nostro, è quello di augurare ad Artico di diventare un grande festival senza però perdere i valori attuali che lo caratterizzano e che lo rendono un’esperienza unica!
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Foto dell’articolo: @Camolilla89 – @Alecorva















