4 Camminate estive

È finalmente estate ed è tempo di montagna. 

In questo articolo vi proponiamo 4 camminate per le vostre domeniche in provincia. Si tratta di 4 percorsi che richiedono un po’ di impegno fisico, ma che vi ripagheranno con la loro incontaminata bellezza.

Monte Antoroto

La provincia è fatta di paesi di montagna, ma è anche “un po’ vicina” al mare. Ne fanno infatti parte una serie di piccole e remote valli montane che, alle pendici delle Alpi Liguri, segnano il confine con la Liguria. Tra queste c’è la Val Tanaro di cui l’Antoroto è una delle “vette” principali. 

Il punto di partenza è una vecchia borgata di montagna “Valdinferno” (Garessio). Da lì, la cima (2.144 mslm) è raggiungibile in circa tre ore di cammino ad un buon passo. 

Purtroppo, non ci sono né rifugi (aperti), né altre attività recettive, anche questo è uno tra gli aspetti che rendono particolarmente selvaggia la “Valdinferno” (e forse della Valle Tanaro in generale). 

La sosta obbligata, quindi, sarà la piazzetta del paese più vicino, Garessio, dove potrete bervi la meritata birretta post gita e/o godervi ancora un po’ la frescura. 

Mondolè

A sovrastare gli impianti sciistici di Artesina e Prato Nevoso è la montagna “sacra” di ogni scialpinista monregalese: il Mondolé (2.382 mlsm).  

Chi è abituato a vederla da sotto mentre si gusta le discese innevate, deve salirci almeno una volta entro la fine di questa estate. 

Potete scegliere tra diverse località di partenza, vi consigliamo di farlo in base al vostro allenamento e alla vostra voglia di camminare, qualsiasi strada si decida di percorrere sono garantiti prati verdi e cieli blu (scherziamo, sui fenomeni atmosferici non possiamo garantire). In ogni caso si procede dapprima su sterrata, poi su sentiero, si superano gli impianti di risalita e si giunge al cospetto della madonnina. 

Le probabilità che i vostri amici facciano una sosta, vi concedano un momento di riposo e una buona polenta o almeno un panino, qui, sono molte più alte: punto tappa obbligato è il Rifugio la Balma, ma offrono interessanti possibilità per l’inizio o il dopo gita anche gli abitati di Artesina e Prato Nevoso.

Rifugio Garelli

La terza proposta non prevede il raggiungimento di una “vetta”, l’arrivo (si fa per dire, in realtà poi dovrete scendere) è il Rifugio Garelli, lo storco rifugio della Valle Pesio. Colazione e partenza dal Rifugio Pian delle Gorre, situato pochi chilometri oltre la Certosa di Pesio

La radura attorno al rifugio ricorda uno di quei luoghi in cui vivono i personaggi delle fiabe, sembrerebbe di poter imbattersi in una fata o in uno gnomo da un momento all’altro. Il cammino inizia nel bosco, poi l’ambiente cambia, gli alberi si aprono lasciando spazio agli alpeggi fino a che la costruzione del Rifugio, perfettamente inserita nel paesaggio, inizia a scorgersi in lontananza. 

Da li rapidamente si raggiunge il Rifugio, se siete partiti di buon’ora (la salita richiede all’incirca due ore e trenta) arriverete giusti per pranzo (si, il bello delle escursioni sono le pause cibo).

Lago del Laus

L’ultima escursione che vogliamo raccontarvi è al Lago del Laus.

La camminata richiede meno sforzo fisico delle precedenti, ed è per questo perfetta per tutti (bimbi e familiari/amici che non amano lo sport, ma che avete piacere di coinvolgere, compresi). 

La partenza è da San Bernolfo (Bagni di Vinadio). Il borgo della Valle Stura, con il suo stile architettonico molto simile agli ambienti alpini di derivazione Walser (tanto che si è ipotizzato l’insediamento di una comunità colonizzatrice di origine nordica) racconta una storia antica. Abbandonato circa 50 anni fa, oggi torna a vivere anche grazie al ristoro Dahu de Sabarnui aperto tutto l’anno. 

L’itinerario ripercorre un tratto di una strada militare. Sul percorso poi, poco prima del tratto in discesa che porta al lago, si trova il rifugio Laus De Alexandris Foches, possibile arrivo o tappa di metà percorso. Per chi ha voglia di spingersi oltre, dopo il Lago di San Bernolfo, c’è la possibilità di arrivare fino al Passo di Collalunga passando accanto a un’altra serie di laghetti minori. Tutt’intorno le cime non mancano…ma questo è un altro discorso.

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